L.A.Witch live @ Wishlist Club – Roma
ϟ L.A. WITCH (CA, Suicide Squeeze Records) ϟ
Nell’interno scarsamente illuminato di una piccola discoteca, dove l’odore stantio di migliaia di sigarette spente annega l’odore della birra versata e dei sogni infranti, una band suona sullo sfondo di orpelli dorati a buon mercato. Fuori, le palme allineano l’orizzonte della notte. Negli anni a venire le strade si trasformeranno in autostrade ed interstatali, ma per ora Los Angeles è ancora una giovane città che cresce ogni giorno accogliendo persone da tutti gli Stati Uniti, ognuno alla ricerca di una nuova vita. È ancora una città in gran parte isolata dal resto del paese e negli anni prima che la famiglia Manson offuschi per sempre l’infinita speranza dell’occidente e prima che gli Hell’s Angels di Altamont interrompano la pacifica traiettoria del rock’n’roll con violenze senza precedenti, il sound del sogno californiano si diffonde per quelle stanze oscure, soffusamente illuminate dalla luce al neon. Le tre ragazze di L.A. Witch non sarebbero ancora nate per ancora diversi decenni, ma il loro suono ti trasporterà in quelle calde e fumose notti californiane.
Il nome è un nome improprio parziale: sebbene la band provenga da Los Angeles, non prendono parte a nessun tipo di stregoneria o rito magico. Tuttavia la loro capacità di evocare un tempo e un luogo specifici attraverso il loro sound suggerisce che la loro musica sia una sorta di magia. Sull’omonimo album di debutto, le chitarre e le vibranti e riverberate linee vocali, evocano il suono analogico di un pregiato 45 giri di una band di culto. Le melodie fuggono dal chewing-gum-pop preferendo atmosfere da foschia drogata, ammicanndo alla gloria squallida di ballate minacciose; la produzione non può permettersi il wall-of-sound di Phil Spector, ma la semplice bellezza degli strumenti garantisca una tale grazia che rende superflui gli inganni da studio di registrazione; i testi sembrano discendenti più dai racconti sulla moralità in prima persona di Johnny Cash rispetto ai vuoti contenuti di gruppi pop pre-fabbricati. Questa non è musica per le masse; è musica per miscredenti, burnout, sognatori inarrestabili e storici ossessivi.
• Prevendite >> 8 € + d.p. >> https://www.diyticket.it/events/Musica/1137/lawitch-live-wishlist-club
• Ingresso alla porta >> 10 €
– Apertura porte ore 21:30
– Live ore 22:30
” Si potrebbe davvero perdere la testa per queste fanciulle, che in modo ipnotico e oscuro catturano e ammaliano i nostri sensi, un po’ come le sirene facevano con Ulisse. Non attendetevi ritmi sostenuti e canzoni che colpiscono ai fianchi, no, le nostre incantatrici hanno gli occhi ipnotici (come quelli che si vedono in copertina), andamento lento e lavorano di sottrazione: inutile aggiungere elementi, meglio averne pochi ma dannatamente fatti bene e usati con dovizia….
…Brucia davanti ai nostri occhi il fuoco delle L.A. WITCH. Fiamme che, a dire il vero hanno già catturato i nostri occhi anche in passato, con altre band (qualcuno ha detto Cramps?) intente a gettare il giusto combustibile, eppure queste sono così inesorabili, ossessive e calde che, ancora una volta ci sentiamo come falene alla ricerca della luce: non riusciamo proprio a farne a meno “.
(dalla recensione di Ricky Nickkamen Cavrioli x Indie For Bunnies)
http://www.indieforbunnies.com/20…/…/13/l-a-witch-l-a-witch/
“Inatteso, tagliente, vibrante e maturo come pochi esordi, il primo album delle tre ragazze californiane, “L.A. Witch”, mette a ferro e fuoco la sonnolenta scena acid-rock di San Francisco grazie a un suono compatto, privo di incertezze e momenti deboli…Con ben otto singoli all’attivo, di cui sei inclusi in questo esordio la band mette in mostra un’effervescente miscela di garage-rock, blues, shoegaze, psichedelia e punk, che pesca a piene mani in un immaginario rock che va dagli tardi anni 60 ad oggi…Le L.A. Witch non solo si dimostrano abili nell’intonare con poche note un ricco campionario di suggestioni musicali, ma con una serie di canzoni contagiose e malsane si apprestano a conquistare la scena rock americana, e se il loro live-act sarà potente e travolgente come questo esordio, preparatevi per una discesa negli inferi in compagnia di oscure e genuine sonorità rock’n’roll”.
(tratto dalla recensione su OndaRock)